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DIDATTICA E SERVIZI PER LA COMUNITÀ STUDENTESCA 

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La crescita umana e professionale delle nostre studentesse e dei nostri studenti è lo scopo peculiare di un’Università di valore. Intendo incrementare il virtuoso connubio tra didattica e attività di ricerca, con metodologie moderne e innovative. Mi propongo inoltre una spiccata apertura internazionale, la valorizzazione delle esigenze del territorio e il dialogo con il mercato del lavoro. Fondamentale è la costante attenzione a studentesse e studenti, affinché si sentano parte integrante della comunità accademica anche acquisendo, in un equilibrio tra diritti e doveri, piena consapevolezza della loro centralità, in particolare attraverso le loro rappresentanze nei diversi organi di Ateneo. Inoltre, il diritto allo studio deve essere un faro dell’azione universitaria.

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Questi propositi si collegano a precisi obiettivi strategici. In primo luogo, occorre agire per mantenere elevato il livello di qualità ed efficacia della formazione, pensando anche a metodologie didattiche innovative e a percorsi non finalizzati solo all’acquisizione di contenuti di base o specialistici, ma anche alla maturazione di capacità di analisi, di risoluzione di problemi concreti, nonché allo sviluppo della creatività (soft skills). La qualità della didattica sarà un obiettivo prioritario, che intendo realizzare attraverso misure quali la formazione e la valorizzazione del personale delle Segreterie dei Corsi di Studio, la promozione di un proficuo dialogo tra le strutture amministrative centrali e i collegi didattici e l’analisi delle criticità specifiche relative alla dotazione di personale amministrativo.

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Porre gli studenti e le studentesse al centro significa anche e soprattutto ridurre le diseguaglianze. Ciò implica l’elaborazione di strumenti per supportare studentesse lavoratrici e studenti lavoratori tramite percorsi flessibili e per colmare le lacune in ingresso, al fine di garantire una più proficua frequenza dei corsi universitari. Parte cruciale di questa strategia sarà il potenziamento dell’azione rivolta a studentesse e studenti con bisogni educativi speciali.

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In questo contesto dev’essere potenziata la sinergia tra offerta didattica, soprattutto magistrale, ed esigenze del territorio in modo da garantire un coordinamento tra accademia e mondo delle professioni. A tal fine, è necessario rafforzare sia le competenze di tipo multidisciplinare, trasversale e digitale sia l’orientamento, al fine di aumentare la consapevolezza circa gli sbocchi professionali legati ai diversi corsi di studio. Un dialogo virtuoso col mondo del lavoro implica che siano tenute in forte considerazione le esigenze occupazionali del territorio e, allo stesso tempo, che sia incentivata una formazione internazionalizzata.

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Nell’accompagnamento verso sbocchi professionali coerenti e consapevoli va considerato il rafforzamento della formazione post lauream. Al di là dei fondamentali percorsi dottorali, di specializzazione e di formazione degli insegnanti, risulta strategico valorizzare maggiormente master e corsi di perfezionamento e aggiornamento professionale, anche in un’ottica di sana competizione con le università limitrofe. L’attrattività di tali corsi non può che andare di pari passo alla loro qualità, al costante adeguamento alle esigenze del territorio e del mercato del lavoro, nonché all’opportunità di venire a contatto con un ampio ventaglio di realtà professionali. Particolare attenzione va pertanto garantita al collegamento tra didattica e terza missione, grazie ad un consolidamento dei corsi di formazione continua.

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È evidente il ruolo centrale assunto dalle tecnologie digitali nelle modalità didattiche e nell’esperienza di apprendimento. Il digital learning, piattaforma integrata di canali e strumenti a supporto dei programmi di formazione, potrà rappresentare, utilizzando i mezzi più adeguati alla fruizione dei contenuti, un’ulteriore tappa dello sviluppo didattico, andando oltre l’attuale e-learning. Rafforzare la familiarità della nostra comunità con questi mezzi può rappresentare un ulteriore ausilio per la formazione. L’Intelligenza Artificiale rappresenta una sfida che un Ateneo in espansione non può non cogliere, ma richiede una formazione finalizzata ad un suo uso consapevole, responsabile e attento agli aspetti etici che questa nuova realtà comporta. Inoltre, è opportuna una seria riflessione sul problema del digital divide.

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Le università telematiche hanno avuto una crescita impetuosa negli ultimi anni. Per fronteggiare questa sfida, gli atenei hanno l’opportunità di trasformarsi e rinnovarsi. Occorrerà pensare a strategie e strumenti di formazione innovativi, nel rispetto delle specificità di ogni macroarea e corso di studi. Per fare questo occorre anche investire risorse nella formazione e nell’aggiornamento del corpo docente, potenziando le competenze digitali anche attraverso corsi di formazione e aggiornamenti specifici. Contemporaneamente vanno salvaguardati gli elementi distintivi dell’insegnamento in presenza, anche attraverso attività laboratoriali che favoriscono il confronto diretto fra le persone.

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Ritengo anche imprescindibile un’attenzione al miglioramento dei servizi per la componente studentesca, in termini di alloggi, servizi di tutorato, ampliamento dei luoghi di studio e aggregazione, borse di studio, fondamentali anche per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità universitaria.

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Gli obiettivi segnalati si potranno concretizzare attraverso diverse azioni strategiche, quali ad esempio:

  • Rendere l’Università, nelle sue diverse sedi, un luogo di relazioni per la comunità studentesca, prevedendo spazi di incontro in ogni sede tramite una razionalizzazione degli spazi esistenti, l’attivazione di progetti di coinvolgimento di Alumni, spazi di apprendimento adeguati e infrastrutture tecnologiche di supporto.

  • Incrementare i servizi per la comunità studentesca, potenziando il servizio Job Placement, fondamentale ai fini dell’attrattività dell’offerta formativa, aumentando gli accordi con imprese, ordini professionali, enti pubblici e organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro, non solo a livello nazionale, e realizzando un efficace sistema di promozione della nostra offerta formativa.

  • Rafforzare il gruppo di lavoro per l’innovazione della didattica con rappresentanti di ogni area, per studiare insieme strumenti utili a una più agevole formazione delle studentesse lavoratrici e degli studenti lavoratori e anche fuori regione, riducendo così gli abbandoni.

  • Specializzare ulteriormente il servizio di tutorato didattico per sostenere specifiche categorie di studentesse e studenti, anche al fine di ridurre gli abbandoni.

  • Potenziare l’internazionalizzazione della didattica, anche come strumento per incentivare le immatricolazioni.

  • Organizzare bootcamp digitali internazionali, dove studentesse e studenti e realtà del mondo del lavoro di paesi diversi possano lavorare su progetti innovativi, imparando attraverso l’esperienza diretta.

  • Aumentare la visibilità e l’impatto comunicativo del nostro Ateneo in termini di orientamento, con particolare riferimento alle province limitrofe prive di una sede universitaria autonoma.

  • Prevedere procedure di monitoraggio sui master al fine di migliorarne la promozione e la comunicazione verso l’esterno.

  • Riconoscere ai fini del carico didattico delle/dei docenti le attività di TAF F di carattere professionalizzante e con specifica titolazione nei piani di tutti i corsi di studio di ogni classe di laurea.

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