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Lettera di presentazione

Care Elettrici e cari Elettori,

 

il programma di mandato che sto per illustrarvi si fonda prima di tutto sulla lunga esperienza professionale che ho maturato durante i trent’anni vissuti con entusiasmo e passione nel nostro Ateneo, dal 1995 a oggi: prima ricercatrice, poi professoressa associata e professoressa ordinaria, passando attraverso cinque mandati da Direttrice in due diversi dipartimenti.

 

In questi trent’anni l’Ateneo di Verona ha raggiunto elevati livelli di apprezzamento sotto la guida dei cinque Magnifici Rettori che si sono avvicendati: Mario Marigo, Elio Mosele, Alessandro Mazzucco, Nicola Sartor e Pier Francesco Nocini – con tre dei quali ho avuto l’onore di interagire anche in qualità di Senatrice. Grazie a loro e al lavoro di ognuno di noi, l’Ateneo di Verona è da sempre in continua crescita.

 

Per continuare il nostro sviluppo, nel rispetto di quanto fatto fino ad ora, occorre far fronte con un nuovo slancio alle sfide che le circostanze ci impongono, trasformandole in opportunità, nella consapevolezza che l’attuale situazione del sistema universitario nazionale impone resilienza per il presente e visione per il futuro.

 

Tutto è migliorabile: nell’amministrazione e gestione interna, nell’equilibrio tra ricerca e didattica, nell’interconnessione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, nel dialogo costruttivo con la famiglia degli Atenei italiani, partendo da quelli più vicini a noi, nei rapporti con il territorio, con aziende e istituzioni amministrative e religiose, nella consapevolezza che l’Università è l’organismo formativo di più alto livello nella nostra società.

 

Il programma di mandato che state per leggere è indubbiamente frutto sia della mia visione progettuale sia di innumerevoli sollecitazioni che ho raccolto nelle occasioni di incontro e dialogo con colleghe e colleghi, personale tecnico-amministrativo e CEL (Collaboratori ed Esperti Linguistici), insieme a dottorande e dottorandi, post-doc, contrattiste e contrattisti e componenti della comunità studentesca. Da ogni persona ho acquisito conoscenze, idee e opinioni che mi hanno notevolmente arricchito.

 

Respirando quotidianamente lo spirito internazionale e interdisciplinare che contraddistingue la disciplina che insegno e studio, Lingua inglese, in questi trenta anni ho lavorato e collaborato con colleghe, colleghi e personale tecnico-amministrativo di tutte le aree della nostra Università.

 

Anche per questo motivo il mio programma parte dalla visione di un Ateneo di valore promosso da una pluralità di voci che si intersecano armonicamente e lavorano insieme per il benessere personale e comunitario, per la società tutta.

 

Nel programma che leggerete ritroverete prima di tutto me stessa.

Chi mi conosce sa che in tutta la mia vita professionale, nella mia esperienza gestionale e nei rapporti interpersonali ho sempre dato pari valore alla professionalità e competenza da un lato e all’attenzione per le persone dall’altro.

 

Chi mi conosce sa quanto centrali siano per me l’affidabilità della parola data e la concretezza delle azioni.

 

Chi mi conosce sa che insisto sul valore imprescindibile del dialogo e soprattutto dell’ascolto e della volontà di comprensione del punto di vista altrui.

 

Da ultimo, chiunque abbia avuto a che fare con me sa bene quanto forte sia il mio senso di appartenenza al nostro Ateneo e quanta passione, dedizione e tenacia mi caratterizzino nel quotidiano.

 

Non dimentichiamo poi che l’Università di Verona, da anni impegnata per la promozione della parità di genere, non ha ancora avuto una donna alla sua guida: credo sia arrivato il momento anche per questo.

 

Intendo mettere al servizio della nostra Università l’esperienza che ho accumulato in ambito locale, nazionale e internazionale, per percorrere un ulteriore tratto di strada insieme, contribuendo tutte e tutti allo sviluppo di un Ateneo di valore, al servizio del territorio e in sinergia con le realtà scientifiche, culturali, religiose, istituzionali e produttive.

 

Il titolo di questo mio programma, “Un’Università illuminata: per un Ateneo di valore”, vuole invitare tutte e tutti noi ad un nuovo slancio volto alla costruzione condivisa di un Ateneo che sia un FARO culturale e formativo, che ci guidi e indirizzi, ma sia anche un FARÒ, un impegno mio personale, che mi auguro si traduca presto in FAREMO!

 

 

GRAZIE a tutte e a tutti!

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Roberta Facchinetti

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