ORGANIZZAZIONE INTERNA

L’Università è un sistema complesso e articolato in cui coesistono realtà con competenze, missioni e specificità differenti. Per garantire un Ateneo efficiente e innovativo, è essenziale un coordinamento che consenta di creare un ecosistema organizzato e funzionale. Un’amministrazione solida ed efficiente è la base indispensabile per trasformare le strategie in risultati concreti. Ad esempio, per il PIAO, che ha il compito di tradurre in azioni gli obiettivi strategici dell’Ateneo, è essenziale un coordinamento efficace tra Rettrice, Direttrice/Direttore Generale, Dirigenti e Organi coinvolti, garantendo una visione condivisa e un’attuazione coerente lungo l’intera filiera organizzativa. Le persone sono al centro di questo sistema: sono loro, con le loro competenze, la loro crescita e il loro impegno, a renderlo efficiente. Una gestione efficace si ottiene prima di tutto investendo sulle persone, su un ambiente di lavoro collaborativo e stimolante e sulla valorizzazione delle professionalità.
LA RETTRICE CHE MI PROPONGO DI ESSERE
Intendo essere una Rettrice totalmente dedicata al mio ruolo, presente, attenta a valorizzare chi lavora ogni giorno per far crescere l’Ateneo. Questo è un principio in cui credo profondamente.
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Il benessere del personale tutto sarà una mia priorità, perché un ambiente di lavoro sereno, rispettoso e motivante è il presupposto imprescindibile per raggiungere grandi risultati. L’efficienza e l’innovazione non derivano unicamente da processi ben strutturati, ma soprattutto dalle persone che li rendono possibili. Pertanto, è fondamentale che la Rettrice interagisca e dialoghi in prima persona non solo con Direttrice/Direttore Generale, Delegate e Delegati, Dirigenti, ma con tutte e tutti. Attraverso un confronto diretto è infatti possibile costruire un ambiente di lavoro in cui ognuno si senta parte integrante dell’Ateneo e impegnato nei medesimi obiettivi. Il coinvolgimento e la motivazione del personale sono la chiave per costruire una visione condivisa e affrontare insieme le molte sfide che ci attendono. Mi recherò quindi nelle varie strutture dell’Ateneo, raccogliendo osservazioni e proposte; questo contribuirà alla trasparenza, alla partecipazione e rafforzerà il legame tra governance e comunità universitaria.
LA DIRETTRICE/IL DIRETTORE GENERALE CHE VORREI AL MIO FIANCO
La scelta della Direttrice/del Direttore Generale è cruciale: si tratta di una figura di riferimento, che deve guidare l’organizzazione con trasparenza, visione strategica e capacità di valorizzare il personale. Per svolgere questo ruolo in modo efficace, è fondamentale che la Direttrice/il Direttore Generale possieda conoscenze e competenze professionali solide in ambito sia gestionale sia amministrativo e doti umane e capacità relazionali, indispensabili per costruire un ambiente di lavoro collaborativo e motivante.
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È quindi necessario che la Direttrice/il Direttore Generale assicuri:
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una piena disponibilità a incontrare il personale e a fornire indicazioni chiare e regolari;
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un approccio trasparente nei confronti del personale tecnico e amministrativo, promuovendo un clima di fiducia e partecipazione;
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un reale coordinamento tra dirigenti e governance, nonché un raccordo tra Delegate e Delegati e sistema dirigenziale per garantire coerenza e sinergia nelle scelte strategiche;
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una comunicazione efficace e una collaborazione attiva tra dirigenti e rispettive strutture, favorendo il dialogo tra le diverse direzioni e tra il centro e le sedi decentrate, evitando compartimenti stagni;
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una pianificazione e gestione del personale coerente con le esigenze specifiche degli uffici, garantendo che le risorse siano allocate in modo strategico per supportare al meglio le attività e le priorità di ciascuna struttura e affrontando tempestivamente situazioni eccezionali che comportino un notevole aumento del carico lavorativo;
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una gestione delle mobilità interne equa e trasparente, in modo tale da dare pari opportunità a tutti, favorendo la crescita professionale e l'ottimizzazione delle risorse umane.
In conclusione, è essenziale che la Direttrice/il Direttore Generale agisca in sinergia costante con la Rettrice, assicurando che le decisioni siano in linea con gli obiettivi strategici e le necessità dell'Ateneo.
LA STRUTTURA DIRIGENZIALE
È centrale che ogni Direzione abbia una/un propria/o dirigente, per garantire l’equilibrio e l’efficacia dell’intera organizzazione, una guida solida e strutturata, senza la quale si rischia di perdere competenze preziose, di disperdere responsabilità su più livelli e di compromettere la qualità del lavoro e l’efficienza dei processi.
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La/il dirigente non è solo un coordinatore, ma il punto cardine di collegamento tra la governance e il sistema amministrativo: assicura il corretto flusso delle informazioni, la coerenza nelle scelte gestionali e il supporto operativo necessario per tradurre gli obiettivi strategici in azioni concrete. A loro volta, è importante che le/i dirigenti si coordinino in modo efficace tra loro e con le/i responsabili di Area e le/i responsabili di Unità Operativa, creando una filiera continua, coerente, con un flusso di lavoro ben organizzato e privo di sovrapposizioni. Infine, ogni dirigente è responsabile in prima persona del coordinamento con gli uffici, evitando scollamenti tra il centro e le strutture decentrate. Questo assicura la crescita di un Ateneo capace di affrontare le sfide del futuro, migliorando la qualità del lavoro di tutte e tutti e valorizzando le competenze interne con una governance realmente efficace.
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LE PERSONE E IL SISTEMA AMMINISTRATIVO
Il personale tecnico e amministrativo del nostro Ateneo è di qualità e altamente preparato. Le persone sono il fulcro dell’ecosistema accademico; il capitale umano rappresenta la vera ricchezza dell’Ateneo, il motore della crescita e del cambiamento. Investire sulle persone significa garantire coinvolgimento, formazione, ascolto attivo, valorizzazione delle competenze e un ambiente di lavoro che favorisca il benessere e la motivazione. Tuttavia, alcune criticità attuali del nostro sistema organizzativo rischiano di rallentare l'efficienza e appesantire il lavoro quotidiano. Per affrontare al meglio queste sfide, mi impegno concretamente a semplificare i processi amministrativi, ridurre la burocrazia superflua e implementare una struttura organizzativa funzionale, basata sulle competenze, attraverso un lavoro di squadra coeso e responsabile.
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Un maggior coordinamento tra le diverse strutture permetterebbe di ottimizzare i processi; un mio obiettivo fondamentale è costruire un sistema più snello e integrato, capace di rispondere con efficacia alle sfide presenti e future.
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Il successo dell’università dipende anche dalla sinergia tra una visione accademica lungimirante e una gestione amministrativa efficiente. È centrale che il sistema amministrativo venga visto non come un'entità separata, ma come parte vitale e partecipata dell’intero organismo accademico. Questo rappresenta una responsabilità che assumo personalmente.
IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ
Il Sistema di Gestione della Qualità rappresenta un elemento strategico per il miglioramento dell’Ateneo, al fine di garantire coerenza, efficienza e orientamento agli obiettivi istituzionali. Risponde alle normative ministeriali e alle direttive di ANVUR, che ne valuta periodicamente l’efficacia attraverso le visite CEV, ma non deve essere considerato un mero adempimento burocratico. Al contrario, un sistema di qualità solido e condiviso è essenziale per consolidare la reputazione dell’Ateneo, migliorare la didattica, la ricerca e i servizi, e sostenere lo sviluppo dell’intera comunità accademica. Affinché sia realmente efficace, il sistema di AQ deve fondarsi su una chiara condivisione di valori e obiettivi, in modo che tutte le componenti dell’Ateneo possano operare in sinergia, con una visione strategica comune e un uso ottimale delle risorse disponibili. È dunque essenziale che la qualità diventi un principio guida nelle scelte presenti e future.
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Parallelamente, la qualità non deve tradursi in una sovrastruttura inefficace o eccessivamente onerosa. Occorre semplificare i processi, eliminare le ridondanze nei ruoli e nelle commissioni, dotarsi di modelli snelli e di reportistica chiara e mirata. Solo con un’impostazione operativa funzionale si potrà garantire un reale valore aggiunto per l’intera istituzione. Il Presidio della Qualità e il Nucleo di Valutazione devono svolgere un ruolo centrale in questo processo, operando in stretta collaborazione con la governance e le diverse strutture dell’Ateneo. Navigare nella stessa direzione, adottare strumenti efficaci e fare squadra garantiscono il progresso dell’Ateneo verso orizzonti di crescita e di eccellenza, consolidando la qualità come un valore guida in ogni ambito della vita accademica.
Gli aspetti sopra presentati si concretizzeranno in alcune azioni strategiche, tra cui:
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Istituire un board delle/dei dirigenti in costante coordinamento tra loro, che operi in sinergia con Delegate e Delegati al fine di garantire coerenza tra le politiche strategiche e le azioni amministrative e un attento monitoraggio degli obiettivi e della loro realizzazione.
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Riequilibrare le aree amministrative sovraccariche di lavoro, ma sguarnite di personale, per garantire efficienza e uno snellimento della gestione delle pratiche, con una maggiore capacità di risposta alle esigenze dell'Ateneo.
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Procedere a una revisione e ottimizzazione di alcuni processi chiave, tra cui, ad esempio, il ciclo acquisti e la rendicontazione dei progetti di ricerca, al fine di ridurre tempi e oneri burocratici.
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Rafforzare il coordinamento tra centro e sedi decentrate, adottando regole condivise sui nodi strategici dei principali processi al fine di ridurre le incertezze e garantire maggiore chiarezza operativa.
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Assicurare una restituzione trasparente dei risultati dei questionari sul benessere organizzativo, in modo che siano tradotti in azioni concrete per migliorare l’ambiente di lavoro.
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Prevedere per tutte le strutture un sistema di premialità trasparente ed equo, volto al riconoscimento di situazioni di maggiorazione del carico di lavoro derivanti anche da ingenti sforzi progettuali o necessità straordinarie o da attività di conto terzi.
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Istituire un sistema trasparente per la mobilità interna, che garantisca opportunità di crescita e valorizzazione del personale.
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Promuovere la formazione del personale nell’utilizzo di nuove tecnologie e dell’IA, affinché diventino uno strumento di supporto concreto, favorendo l’ottimizzazione delle attività.
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Attuare una virtuosa semplificazione di alcuni processi di assicurazione della qualità, con il contributo dei diversi attori coinvolti (Presidio della Qualità, Nucleo di Valutazione, Collegi didattici ecc.).