INCLUSIONE

L’Università che vorrei far crescere con voi è prima di tutto inclusiva. L’inclusione deve essere non solo il perno della vita dell’Ateneo, ma anche un elemento portante delle attività della nostra università attraverso la ricerca, la didattica e la terza missione, con particolare attenzione alla progettualità scientifica, alla formazione del personale e alla collaborazione con le realtà del territorio.
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Per creare un’università che dia il suo contributo fondamentale alla costruzione di una società inclusiva, è necessario porre l’inclusione al centro del nostro sviluppo nei prossimi anni, come elemento chiave del futuro Piano Strategico di Ateneo, declinato attraverso obiettivi concreti e sostenibili e azioni precise. Per questo è indispensabile dare all’inclusione una rappresentanza organica e rilevante all’interno dell’Ateneo, nell’Amministrazione centrale, nelle strutture amministrative, nei Dipartimenti e nei Collegi didattici.
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Il consolidamento della visibilità e della capacità gestionale e operativa delle strutture amministrative dedicate all’inclusione porterà a un potenziamento dei servizi rivolti a tutte le componenti della nostra comunità accademica, a partire da quella studentesca e comprendendo anche personale docente, tecnico-amministrativo e CEL.
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Mettere l’inclusione al centro significa anche riconoscerla come tema trasversale che interessa ricerca, didattica e terza missione, favorendo a livello scientifico lo sviluppo di sinergie interdisciplinari e la valorizzazione delle numerose eccellenze già esistenti nel nostro Ateneo, potenziando l’attività di formazione rivolta a docenti, personale tecnico-amministrativo e CEL, e sviluppando collaborazioni con diverse realtà protagoniste in questo ambito a livello locale, nazionale e internazionale.
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Mettere l’inclusione al centro significa, infine, rendere visibile la sua presenza, in termini di servizi e in generale di ricadute delle azioni intraprese dalla governance, nelle diverse sedi dell’Ateneo, nella consapevolezza che la costruzione di un’università inclusiva si può realizzare solo insieme, coinvolgendo tutti, valutando i bisogni e le specificità di tutte le sedi e promuovendo il dialogo e la collaborazione reciproca.
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Questi obiettivi si concretizzeranno in alcune azioni strategiche:
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Nominare una/un delegata/o con competenza esclusiva per l’Inclusione.
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Garantire una presenza tangibile della U.O. Inclusione nelle diverse sedi.
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Valorizzare l’inclusione nei processi di Assicurazione della Qualità.
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Potenziare i servizi per studentesse e studenti con Disabilità, con DSA e, in generale, con Bisogni Educativi Speciali (BES), seguendo la prospettiva auspicata dalle nuove linee guida della Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità di un ampliamento delle tipologie di BES considerate.
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Attivare un servizio Inclusione coordinato e parallelo a quello per studentesse e studenti e rivolto a personale tecnico-amministrativo, docente e CEL.
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Rafforzare le attività di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita per studentesse e studenti con BES.
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Incrementare attività di formazione dedicate all’inclusione, alla parità di genere e alla lotta alla violenza di genere coordinate a livello di Ateneo, rivolte al personale docente, tecnico-amministrativo, CEL e alla comunità studentesca.
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Migliorare l’accessibilità degli spazi (edifici, aule, biblioteche, uffici) e ampliare il numero di parcheggi riservati a persone con disabilità nelle diverse sedi.
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Implementare la ricaduta di strumenti importanti come il Gender Equality Plan nelle prassi organizzative e istituzionali del nostro Ateneo e diffondere in modo più capillare dei dati del “Bilancio di genere”, favorendo un dialogo sempre più stretto tra le realtà diffuse dell’Ateneo e il Comitato Unico di Garanzia.
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Ampliare il servizio di supporto psicologico rivolto a comunità accademica studentesca, docenti, CEL e personale tecnico-amministrativo.